.: cervellismussati

14 agosto 2005

Croppo, il pessimo

Diluisce vomito in un litro di limonata
piccoli frammenti umani escono dalla sua cagata
uccide un cane che abbaia in giardino
viene in faccia al santino che tiene sul comodino

marco

4.: Commenti:

  • un poesia sublime, la descrizione di un uomo odioso che viva una vita di follia. splendida

    da Anonymous Anonimo, alle 6:16 PM  

  • riflettendo sui tuoi versi, ho carpito alcuni nuovi dettagli che riguardano la sua religiosità, dimostrata dal santino che "tiene sul comodino".

    Affiorano quindi gli insegnamenti giovanili, la volontà di tenere un'icona sacra che vegli sul suo sonno, ma il suo stato di totale malattima mentale fa si che prima di coricarsi in posizione fetale, sburri generosamente sull'immagine sacra, dando vita sia una tremenda deviazione psicotica, sia ad una blasfemia totale.

    La figura del cane in giardino invece, non sono ancora riuscito a comprenderla.

    da Blogger cervellismussati, alle 12:04 AM  

  • :) grande, splendida interpretazione.


    Croppo, venuto al mondo con tal nome, fin dall'infanzia ha sofferto di un terribile complesso di inferiorita', causato manco a dirlo da quelle 2 vocali e 4 consonanti.
    Ha conosciuto la solitudine e attorno ad essa ha creato il suo mondo...o meglio, la sua vita, illusoria.
    Una delle sue tante passioni era l'arte culinaria, nella quale sfogava la sua follia creando cibi e bevande altamente pericolose.
    Il cane era stato rubato da Croppo ( adorava furti e rapine di animali) ad un giovanotto che lo aveva lasciato per alcuni minuti incustodito.
    Dopo alcune ore lasciato solo in giardino, il cane ha cominciato ad abbaiare facendo dei versi veramente fastidiosi, Croppo non ha resistito a lungo, e lo ha brutalmente finito in un modo che desidero non raccontare.

    da Blogger cervellismussati, alle 5:32 PM  

  • questa è destinata ad essere ricordata durante le cene all'agritur nella fredde serate invernali. Più la leggo più l'adoro.

    da Anonymous Anonimo, alle 11:48 AM  

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